Sviluppare percorsi d’impresa, dalla Rete al mercato
Il Piccolo di Trieste
Presentate allo Science Park due nuove società informatiche nell’ambito del progetto «Quasi-e» Area, dalla Rete al mercato.
E tra poco decolleranno altre tre iniziative di giovani imprenditori.
Due nuove società informatiche sono nate all’Area Science Park, che tra poco ne battezzerà altre tre, tutte sorte nell’ambito del progetto «Quasi-e», teso a trasformare gli studi universitari in un trampolino di lancio verso il mondo economico.
Delle nuove iniziative se ne è parlato ieri mattina nella sede dell’Area, in un seminario intitolato «Dalla ricerca al mercato: sviluppare percorsi d’ impresa», nel corso della quale sono state presentate ufficialmente le due società, peraltro già attive dallo scorso aprile. Si tratta della «Set-Sistemi evoluti per i trasporti», e della «T-Connect», specializzata in servizi e prodotti finalizzati alla ricerca di informazioni su Internet.
La prima azienda, amministrata da Giovanni Piani, 27 anni, laureato in Scienze politiche, sta sviluppando un sistema da applicare ai sistemi di trasporto intelligente e finalizzato alla movimentazione di flotte di veicoli, camion ma anche di container.
La seconda società, guidata da una donna, Beatrice Pregarz, 29 anni, anche lei laureata in Scienze politiche, propone soluzioni per selezionare dalla rete e far giungere direttamente sul cellulare informazioni personalizzate. Entrambe le imprese sono nate con il supporto di un partner industriale del settore.
La prossima iniziativa di «Quasi-e» sarà un’azienda di software per l’organizzazione e la condivisione della conoscenza scientifica. Sono poi in cantiere altre due imprese: una specializzata in diagnostica, l’altra in un servizio on-line di simulazione per la progettazione industriale.
L’idea alla base del progetto «Quasi-e» è quella di affiancare a gruppi di ricerca universitari (titolari di risultati trasferibili sul mercato) giovani laureati con uno spiccato senso imprenditoriale, definiti «promoter». Sotto la guida di «tutor» dell’Area Science Park e di esperti che operano nel mondo dell’industria e dell’economia, i «promoter» hanno compiuto il percorso che li ha portati a creare imprese in grado di sfruttare il potenziale delle tecnologie sviluppate dai gruppi di ricerca.